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La biodiversità in pericolo

La principale minaccia alla biodiversità è oggi rappresentata dall'uomo.
Il tasso naturale di estinzione è stimato in circa una specie all'anno. L'antropizzazione degli ambienti, con la conseguente deforestazione e la pratica agricola delle monoculture determinano un tasso annuale diecimila volte superiore. Ciò vuol dire dire che ogni ora sul pianeta scompaiono 3 specie.

La presenza dell'uomo è causa, direttamente o indirettamente, della scomparsa della biodiversità. Dal 1961 al 1980 sono stati convertiti ad uso agricolo 200 milioni di ettari di foresta e 11 milioni di ettari di prateria, localizzati quasi tutti in Paesi in via di sviluppo e quasi sempre in seguito a pressioni economiche esercitate dai Paesi ricchi.

Le specie viventi che compongono un ecosistema sono strettamente legate in un equilibrio dinamico che orienta il funzionamento dello stesso sistema. Quando una specie scompare, l'equilibrio viene alterato. L'ecosistema riequilibra la perdita di una specie, ma se le specie che vengono a mancare sono tante, l'ecosistema scompare.

La consapevolezza di questo ha portato alla Convenzione sulla Biodiversità che impegna le nazioni che vi hanno aderito a trovare un punto di equilibrio tra produzione di beni ottenuti dalle risorse naturali e conservazione degli ecosistemi. Questo approccio è definito anche "sviluppo sostenibile".


 





 

Lo sviluppo sostenibile, secondo le Nazioni Unite, è il progresso economico e sociale che comporta il miglioramento della qualità della vita delle persone, nell'ambito della capacità di portata del sistema che sostiene la vita sulla Terra.

Ciò significa far fronte alle esigenze delle attuali generazioni senza compromettere le risorse della Terra e quindi danneggiare le generazioni future.

Specie attualmente classificate: 1 milione
Specie attualmente stimate: 15 milioni

Alcuni biomi sono più importanti di altri per la ricchezza di biodiversità specifica, come ad esempio le foreste tropicali, le barriere coralline, gli estuari dei grandi fiumi.

La diversità biologica rappresentata dalle 15 milioni di specie rappresenta solo lo 0,1% di quello che è stata la diversità biologica del passato. Le specie che hanno vissuto sul pianeta si sono infatti estinte nel corso delle catastrofi ambientali avenute nel corso delle diverse ere geologiche.