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GLOSSARIO D

Data Communications Equipment (DCE) Apparato, o TNC, che fornisce la conversione del segnale, cosicché si possano stabilire, mantenere ed interrompere le comunicazioni dati; alcuni DCE sono controllati attraverso comandi software locali o remoti. Esempio di DCE è il modem (il computer è invece un DTE). I DCE sono molto spesso collegati via RS-232.
Data Encryption Standard (DES) Standard definito dal National Institute of Science and Technology (NIST) ad uso generale per crittografare e decrittografare trasmissioni digitali e dati.
Data Terminal Equipment (DTE) Termine generico per qualsiasi apparato (computer, terminale, workstation, etc.) usato per comunicazioni dati.
DB25P e DB25S Connettori che possono supportare tutti 25 i segnali RS-232. Raccomandati dalla EIA.
DB-9P e DB-9S Connettori raccomandati dalla EIA per l'uso con lo standard RS-422A.
dBc Decibel relativi al livello della portante, rispetto ai segnali RF.
dBd Potenza RF confrontata con quella di un'antenna a dipolo.
dBi Potenza RF confrontata con quella di un'antenna isotropica.
dBm l più comune riferimento per i livelli di potenza nei circuiti di telecomunicazione; significa "decibel riferiti ad un milliwatt. 0 dBm=1 mW con un'impedenza di carico di 600 Ohm".
dBm0 Riferimento usato per determinare la relazione di un segnale in un punto diverso da un milliwatt; significa "decibel riferiti ad un milliwatt e corretti ad un livello di potenza effettivo di 0 dBm".
dBm0p Riferimento per le misure di rumore audiometriche CCITT pesate rispetto ad un livello di trasmissione di 0 dBm.
dBmp Riferimento per le misure di rumore con il metodo CCITT; significa "decibel in meno rispetto al tono di riferimento usando la pesatura audiometrica (filtraggio)". Ha circa 2 dB di differenza rispetto ai metodi Bell.
dBrn Riferimento che significa "decibel sopra il rumore di riferimento", dove il riferimento comunemente usato si trova a -90 dB dal livello di 1 milliwatt.
DC Direct Current. Vedi Corrente continua.
DCE Vedi Data Communications Equipment.
deci Prefisso metrico per 10^-1 o 1/10.
decibel (dB) Unità di misura che rappresenta il rapporto logaritmico fra due tensioni, correnti o livelli di potenza, usato nelle telecomunicazioni per esprimere perdite o guadagni, pari ad un decimo di Bel (dB = 1/10 B). Per le potenze la formula è: db = 10 log10 P2/P1.
delta-loop Variante dell'antenna cubica quad con elementi triangolari.
DES Vedi Data Encryption Standard.
desensibilizzazione Riduzione della sensibilità di un ricevitore causata dal sovraccarico di un trasmettitore vicino.
deviazione Variazione della frequenza portante di un trasmettitore FM prodotto dal segnale modulante. La deviazione di una radio FM è la massima variazione della frequenza portante durante la modulazione; è normalmente espressa, in chilohertz, come deviazione di picco.
diafonia Energia (voce, tono od impulso digitale) che si trasferisce involontariamente da un percorso trasmissivo all'altro. Comprende parte del "rumore" rilevato nei circuiti di comunicazione analogici.
diagramma a blocchi Rappresentazione grafica delle parti principali di un circuito elettronico, dove ogni rettangolo individua una sezione o funzione con i relativi collegamenti fisici o logici.
Differential Phase Shift Keying (DPSK) Modalità BPSK dove sono trasmesse solo le transizioni dei dati.
diffusione di ritorno Forma di propagazione ionosferica, attraverso gli strati E ed F, che permette alle stazioni di sentire altre stazioni dentro la zona di salto (o d'ombra).
diffusione di spettro Metodo di trasmissione, importantissimo nelle telecomunicazioni, in cui il segnale radio è inviato come segnale a larghissima banda ma di bassa potenza, assomigliante a del rumore. A lato ricevitore tutte le componenti del segnale sono filtrate dal rumore e sommate per riottenere un segnale usabile.
diffusione meteorica Percorsi ionizzati, causati dalle meteore che cadono, che possono essere usati per riflettere le onde radio dai 25 MHz alle VHF. La scia ionizzata di una meteora può raggiungere un diametro di 10-20 metri ed una lunghezza di parecchi chilometri, ma la sua durata è dell'ordine di alcuni secondi o decimi di secondo.
digipeater Contrazione di "Digital repeater" (ripetitore digitale). Ripetitore che memorizza i pacchetti ricevuti e li ritrasmette sulla stessa frequenza. Tutte le stazioni packet radioamatoriali sono capaci di ripetizione digitale in ambiente simplex.
digipeater duplex Apparato digipeater che usa frequenze diverse per trasmettere e ricevere. Vedi anche Full duplex.
digipeater simplex Digipeater rigenerativo che riceve un pacchetto, verifica che sia stato ricevuto correttamente e, se è corretto, lo ritrasmette sulla stessa frequenza su cui è stato ricevuto. Il nodo ritrasmette il segnale solo dopo essersi assicurato che la frequenza o il canale siano liberi.
Digital Signal Processor / Processing (DSP) 1) Componente ("processor") usato per migliorare il rapporto segnale/rumore per ottenere comunicazioni più nitide e comprensibili.
2) Moderna tecnica ("processing") che consiste nel trasformare i segnali analogici in segnali digitali e successivamente filtrarli, ridurne il rumore, equalizzarne l'audio etc.
Digital Tone Coded Squelch (DTCS) Sistema di chiamata selettiva.
DIP Dual In-line Package, formato fisico di commutatori miniaturizzati e circuiti integrati.
dipole Vedi Dipolo.
dipolo Antenna basica costituita da uno spezzone di conduttore, o tubo, aperto ed alimentato al centro. L'intera antenna è pari a mezza lunghezza d'onda della desiderata frequenza operativa. Questo tipo d'antenna è spesso usata per il calcolo del guadagno delle antenne (vedi dBd).
dipolo a mezz'onda Vedi Dipolo.
direttore Elemento parassita posto davanti all'elemento pilotato nelle antenne Yagi, Quad o direzionali d'altro tipo.
discriminatore Circuito di demodulazione appositamente usato per la FM e che estrae l'audio dal segnale IF.
distorsione armonica Rapporto, espresso in decibel, fra la potenza della frequenza fondamentale e quella di un'armonica della fondamentale. Le armoniche dispari, specialmente le terze armoniche, sono molto dannose per diverse forme di telecomunicazione, sia via radio sia via filo; inoltre esse sono difficili da eliminare in progettazione dalla circuiteria elettronica.
distorsione da intermodulazione Miscelamento non intenzionale di due forti segnali RF che causa la trasmissione di un segnale su una frequenza non voluta.
disturbo Vedi Rumore.
D-layer Vedi Strato D.
doppino Cavo bifilare intrecciato, usato specialmente nelle linee telefoniche.
Doppio ascolto, monitor etc. Ricezione simultanea di due segnali.
dorsale Sistema di collegamenti dove i nodi possono comunicare fra loro, senza interferire con gli accessi locali o subire loro interferenze; le apparecchiature che lo compongono sono ottimizzate per il trasferimento dei dati, piuttosto che per i collegamenti con le stazioni utenti. Molte volte ci si riferisce alle dorsali col temine inglese "backbone".
DOVE Satellite OSCAR (OSCAR 17) il cui nome completo è Digital Orbiting Voice Encoder.
downlink 1) Frequenza su cui un ripetitore o satellite trasmette all'utente (canale usato per la comunicazione satellite-terra).
2) Circuito da un nodo all'utente, avviato dal nodo su comando dell'utente remoto.
DPSK Vedi Differential Phase Shift Keying.
D-region Vedi Strato D.
DSP Vedi Digital Signal Processor.
DTCS Vedi Digital Tone Coded Squelch.
DTE Vedi Data Terminal Equipment.
DTMF Vedi Dual Tone Multi-Frequency.
DTR Data Terminal Ready. Uno dei segnali RS-232 (pin 20 sul connettore DB-25) che segnala al computer o terminale lo stato "pronto a trasmettere dati". È associato con il segnale RTS (Ready To Send), con cui è spesso usato insieme per abilitare l'handshaking hardware.
Dual Tone Multi-Frequency (DTMF) Serie di toni generati dalla tastiera di un ricetrasmettitore, o di un normale telefono a tastiera, conosciuta anche come Touch-Tone (marchio Bell). Ogni cifra è individuata da due frequenze distinte, scelte fra un gruppo di 7 (12 combinazioni possibili) od 8 (16 combinazioni possibili) diverse frequenze. Il DTMF è usato per trasmettere e ricevere informazioni numeriche come numeri del telefono, PIN, comandi remoti radiocontrollati etc.
dualwatch Vedi Doppio ascolto.
dummy load Vedi Carico fittizio.
duplex Trasmissione a due vie. Nei ripetitori è la modalità di comunicazione in cui una radio trasmette su una frequenza e riceve su un'altra. Vedi anche Full duplex, Half duplex e Simplex.
duplexer Apparato che divide le frequenze e i segnali di trasmissione e ricezione. Nei ripetitori consente di usare una sola antenna per trasmettere e ricevere simultaneamente; altro tipico uso è accoppiare due ricetrasmittenti, ad esempio VHF e UHF, ad una singola antenna bibanda.
durata del bit Tempo occorrente ad un bit per transitare in un punto su un collegamento trasmissivo. Sinonimi lunghezza di bit, tempo di bit, intervallo di bit, periodo di bit.
DVM Digital voltmeter. Voltmetro digitale.
DWAIT Digipeat WAIT. Ritardo nell'invio di un pacchetto inserito automaticamente dal TNC. Il ritardo inizia quando un pacchetto è pronto per essere spedito, dopo che il canale si libera; è usato come sistema per evitare le collisioni quando sono in uso i digipeater.
DX Abbreviazione che indica sia (nome) una stazione lontana sia (verbo) il mettersi in contatto con una stazione lontana.
Dx'pedition Spedizione di radioamatori verso posti lontani e insoliti, spesso in nazioni straniere, allo scopo di "essere DX".
DXCC Premio introdotto dall'ARRL nel 1937 e destinato a chi ha contattato con successo 100 o più nazioni diverse, avendone conferma (QSL).
DxCluster Server usato da operatori HF per passare informazioni, anche in tempo reale, sui contatti.
DXer Radioamatore che cerca attivamente di contattare stazioni amatoriali rare e distanti. Vale anche per gli ascoltatori su onde corte.
Dxpedition Vedi Dx'pedition.


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