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Vaccinazioni del gatto

Solitamente gli allevatori consegnano i cuccioli dopo dodici settimane e dopo aver effettuato loro le vaccinazioni essenziali. I cuccioli, prima di essere affidati ai loro nuovi padroni, devono possedere le condizioni fisiche e psicologiche per affrontare senza problemi un nuovo ambiente e devono anche essere in grado di sopportare il viaggio verso la loro nuova casa.

Gatto.

Alcune vaccinazioni (la così detta trivalente) sono consigliate come profilassi preventiva contro gastroenterite infettiva o panleucopenia, influenza felina ed altre, quali l'anti-leucemica (Leucemia felina o FeLV) sono consigliate se il gatto di casa può venire a contatto con animali liberi.
Altre ancora sono obbligatorie dove vi è un rischio reale di esposizione dell'animale al virus, come nel caso della rabbia che è una malattia che colpisce diversi mammiferi provocandone la morte in breve tempo. La vaccinazione antirabbica non è obbligatoria in Italia, eccezion fatta per la Sardegna. Le autorità competenti possono renderla obbligatoria nelle zone di confine perché esposte al rischio di contagio della rabbia silvestre (cfr. D.L.633/96). Per eventuali dubbi in materia la cosa migliore è consultarsi con il veterinario.

Chi volesse recarsi all'estero, sappia che tutti i Paesi dell'Unione Europea prevedono l'obbligo del passaporto e della vaccinazione per la rabbia. Altri Paesi richiedono anche il conteggio degli anticorpi eseguito da un laboratorio autorizzato.
Prima di partire è opportuno informarsi con un buon margine di tempo presso la ASL competente.

Infine per alcune malattie virali - come la peritonite infettiva felina (FIP) e l'immunodeficienza felina (FIV) - non esistono vaccini.