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Malattie del gatto e cure sanitarie

(II parte)

Immunodeficienza felina ( FIV )

Simile alla sindrome di immunodeficienza umana, questa malattia è causata da un altro tipo di virus che non colpisce l'uomo. Si trasmette tramite il morso del gatto. Per evitare che il micio venga contagiato, occorre impedirne il contatto con gatti randagi potenzialmente infetti. Non esiste un vaccino, ma cure per limitare le infezioni secondarie. La malattia, che ha tempi d'incubazione piuttosto lunghi, provoca l'indebolimento delle difese immunitarie predisponendo così il micio a tutta una serie di malattie virali e batteriche che ne provocano la morte. Viene diagnosticata dal veterinario tramite un test sul sangue. Al momento non esiste il vaccino per questa malattia.

Peritonite infettiva ( FIP )

La peritonite infettiva è una malattia molto contagiosa la cui terapia molto spesso si rivela inefficace. Non esiste un vaccino preventivo. È una patologia che generalmente colpisce i gatti nell'età compresa fra i sei mesi ed i 2-3 anni e, in particolare gli esemplari d'allevamento o che vivono in gruppi. La malattia è di originale virale, danneggia gli organi interni causando febbre, inappetenza, vomito, diarrea, calo di peso, rigonfiamento dell'addome, difficoltà respiratorie e depressione.

Micosi cutanea

Malattia dovuta alla presenza di funghi patogen iche provocano lesioni sulla pelle causando la caduta del pelo e irritazioni. Non sempre i soggetti ammalati presentano i sintomi di questa malattia. Queste affezioni cutanee possono essere contagiose per l'uomo.

Rabbia

La rabbia è una malattia, pericolosa per tutti i mammiferi. Viene trasmessa con il morso di animali infetti ed è provocata da un virus (formidio inexorabilis). Il tempo di incubazione varia da pochi giorni fino a quattro mesi. Si manifesta con turbe comportamentali. Caratteristica è la paura per l'acqua, da cui il nome "idrofobia" con cui è conosciuta. Porta a morte in breve tempo. La vaccinazione antirabbica è obbligatoria se il gatto viaggia assieme al proprietario all'estero o in Italia, nelle regioni dove questa malattia è presente

Rogna

La rogna è una malattia parassitaria cutanea dovuta ad acari che provocano infiammazione e molto prurito, caduta di pelo e croste soprattutto sulla testa, sulle orecchie e sul collo. Molto contagiosa tra animali della stessa specie o di specie diverse, può essere diagnosticata solo con l'osservazione al microscopio degli acari.

Pidocchi

I pidocchi del gatto sono insetti di piccole dimensioni ectoparassiti obbligati. Succhiano il sangue dei mammiferi attraverso l'apparato boccale rendendolo non coagulabile grazie alla loro saliva. Provocano desquamazione e prurito cutaneo. Le uova biancastre (lendini) sono individuabili sui peli.

Zecche

Sono acari che trasmettono parecchie malattie pericolose per i mammiferi. ll corpo è protetto da uno spesso scudo. Vivono succhiando il sangue, rigonfiandosi fino a raggiungere anche le dimensioni di un pisello. Per rimuoverle dalla cute senza provocare infezioni, occorre estrarre anche il rostro boccale.

Protozoi

I protozoi sono parassiti microscopici che colpendo l'apparato gastroenterico provocano a diarrea ed anemia.

Vermi

Per prevenire le verminosi del gatto si devono osservare scrupolose norme alimentari e igieniche: evitare gli alimenti crudi infettati, eliminare le pulci dal gatto, cambiare spesso la lettiera.
I vermi tondi più diffusi nei gatti, soprattutto nei gattini, sono gli ascaridi, che causano diarrea, anemia, deperimento e rigonfiamento dell'addome. Altri vermi tondi sono gli anchilostomi che causano diarrea, a volte con presenza di sangue e provocano anemia e debolezza; infine ci sono gli strongilidi che vivono nei polmoni e causano problemi respiratori.
Le tenie sono vermi piatti, che causano dimagrimento, vomito e diarrea. Un tipo di tenia, molto diffuso, ha come ospite intermedio la pulce.

Filariosi

La filariosi è una grave malattia parassitaria cardio-polmonare che colpisce il cane e il gatto provocata da un verme nematode (Dirofilaria immitis) che si trasmette da un animale infetto ad uno sano attraverso la puntura della zanzara. Per diventare adulta la filaria ha bisogno di circa 6 mesi di tempo: gli esemplari maschi possono misurare dai 15 ai 20 centimetri, le femmine dai 16 ai 30 e la loro vita media è intorno ai 5 anni. Una volta adulta colonizza il cuore destro e le sue diramazioni arteriose polmonari, provocando, dopo un periodo non inferiore ai 4 mesi, problemi alla respirazione e al cuore.
I sintomi più comuni sono dispnea, tosse (frequentemente associata a vomito), cianosi, emottisi, apatia generale, respirazione difficoltosa fino a vere e proprie crisi respiratorie e collasso cardio-circolatorio in fase di malattia avanzata. Può essere individuata con un prelievo di sangue da parte del veterinario.
La diagnosi è tuttavia difficile perché i test sul sangue, nella specie felina, non sono sicuri; andrebbero controllati con l'associazione a quadri clinici, esami radiografici, ecocardiografici ed eventualmente con un complesso e rischioso esame angiocardiografico.
In commercio è disponibile un farmaco antiparassitario da dare prima o subito dopo (entro 30/40 giorni) la puntura della zanzara infetta, continuando poi con somministrazioni mensili per tutto il periodo dell'anno in cui sono attive le zanzare. Il farmaco non è efficace sulle forme adulte di filaria e se l'animale è già parassitato, il trattamento impedisce solo ulteriori infestazioni. Prima di somministrarlo, è comunque indispensabile una visita veterinaria.

Cancro

Anche il gatto domestico, come altri animali e l'uomo, può ammalarsi di cancro. I tumori più frequenti sono quelli della cavità orale e nasale, i melanomi, i linfomi e, nelle femmine, quelli delle mammelle. Si è osservata un'associazione tra tumori ed età dovuta all'allungamento della vita media degli animali da compagnia. Un tempo, un gatto di dieci anni era già vecchio e soprattutto raro a trovarsi; adesso i gatti di casa, ben nutriti e curati, arrivano a diciotto, vent'anni. E così hanno il tempo di sviluppare un tumore. Per questi animali così vicini all'uomo esistono altri fattori di rischio tumorale difficili da quantificare, ma sicuramente sospetti - come la presenza del fumo di sigaretta nell'ambiente e l'inquinamento da traffico urbano. I tumori più comuni nei gatti sono: carcinomi della cute e annessi cutanei, fibrosarcomi, linfomi, istiocitoma fibroso maligno. I tumori più comuni nelle gatte sono: carcinomi della mammella, carcinomi della cute e annessi cutanei, fibrosarcomi, linfomi, istiocitoma fibroso maligno.


Il graffio del gatto può provocare nell'uomo la linforeticulosi da inoculazione. Nella saliva dei gatti è inoltre presente una proteina che provoca nell'uomo una reazione allergica, ma . Quando l'animale si pulisce il pelo leccandosi, la saliva si deposita su di esso e seccandosi provoca la diffusione di questa proteina nell'ambiente circostante. Sembra che alcune razze di gatti non provochino alcuna allergia in quanto non posseggono il gene che produce questa proteina.

Infine una nota di carattere "fiscale". La legge permette di detrarre dall'IRPEF parte delle spese veterinarie documentate (con fatture fiscali) che sono state sostenute per la cura del nostro gatto. In altre parole, se dobbiamo curare il nostro micio possiamo pagare meno tasse.

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